Vittore Carpaccio, Caccia in laguna, 1490-1495 circa
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Vittore Carpaccio

Venezia 1465-Capodistria 1526

Pittore italiano della scuola veneziana, ha studiato sotto la guida di Gentile Bellini e Antonello da Messina, pittori noti che hanno influenzato le sue opere. Carpaccio fu uno dei protagonisti della produzione di teleri a Venezia a cavallo tra il XV e il XVI secolo. Le sue opere d’arte rappresentano la vita a Venezia in quegli anni. Il suo stile è molto personale confrontandolo con i pittori del suo tempo, ha particolare familiarità con tecniche pittoriche e colori oltre ad una notevole competenza narrativa che rivelano la sua provenienza veneta.

 Carpaccio è noto soprattutto per un ciclo di nove dipinti, La leggenda di Sant’Orsola (1490) recentemente restaurato e visibile alle Gallerie dell’Accademia. In queste opere emerge come un artista maturo e originale. Nei suoi dipinti possiamo ammirare la luce, l’organizzazione di tele  e i dettagli naturalistici. Verso la fine del Quattrocento, sotto la direzione di Gentile Bellini, realizza opere per la scuola di San Giovanni evangelista. Nel 1501 inizia un ciclo di tele per Palazzo Ducale e da questo momento, molte scuole veneziane gli offrono incarichi di prestigio e la sua attività di pittore viene riconosciuta in tutta Venezia. Negli stessi anni esegue numerosi altri dipinti, tra i quali le cosiddette Cortigiane e il Ritratto di cavaliere.

In un documento del 28 ottobre 1525 Vittore Carpaccio risultava ancora in vita, mentre il 26 giugno del 1526 il figlio Pietro accennava in una lettera della morte del padre.

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